Ciao, mi chiamo Andrea, sono un educatore della Comunità San Francesco di Monselice (Pd). In questo blog desidero presentare alcune tematiche legate al lavoro che svolgo quotidianamente in comunità. Nello specifico mi occupo di reinserimento sociale e lavorativo di persone che hanno svolto un programma terapeutico riabilitativo residenziale. Il programma di reinserimento prevede la definizione di un percorso che permetta di pensare e di realizzare un progetto di vita, senza l’uso di sostanze stupefacenti e di mettere in pratica le competenze acquisite o recuperate attraverso un processo graduale di autonomizzazione. L’intervento terapeutico riabilitativo proposto dalla Comunità San Francesco integra il proprio modello con l'approccio di ecologia sociale fondato da Vladimir Hudolin.


giovedì 19 settembre 2013

trascendenza


L'uso di sostanze stupefacenti e di bevande alcoliche, grazie alla loro azione psicotropa, rappresenta uno dei modi per raggiungere una forma di trascendenza indipendente dalle relazioni, veloce e "senza fatica". Siete d'accordo? In quali altri modi possiamo alimentare la nostra capacità di andare oltre la "gabbia" del reale?

martedì 17 settembre 2013

cambiamento


Il cambiamento è un processo di continua costruzione, decostruzione e ricostruzione. L'approccio ecologico sociale sposta l'attenzione dalla mente della persona all'ambiente che l'ha plasmata. Con particolare riguardo al fatto che, noi non possiamo cambiare gli altri ma possiamo solamente modificare il contesto, così da permettere la possibilità di cambiamento.
Quant'è importante sviluppare contesti che favoriscano il confronto di esperienze e che consentano di imparare ad aver fiducia negli altri e nella propria possibilità di cambiare?

solidarietà


A. Einstein
"Il valore di un uomo per la comunità in cui vive, dipende da come i suoi sentimenti, i suoi pensieri e le sue azioni contribuiscono allo sviluppo dell'esistenza degli altri"

Noi siamo nati per aggregarci, per raggiungere insieme piccoli e grandi obiettivi, per sostenerci reciprocamente di fronte a comuni problemi o pericoli esterni.
 
Noi siamo predisposti per la solidarietà.
- solidarietà = disagio esistenziale
+ impegno sociale = protezione salute esistenziale
 
Qual è la vostra opinione?

domenica 15 settembre 2013

isolamento


Più relazioni abbiamo più la nostra mente è matura e si amplia. Per contro, meno relazioni abbiamo più la nostra mente è infantile e si restringe. Noi nella nostra vita cerchiamo contesti per ampliare o restringere la nostra mente?
Se nella nostra vita tendiamo ad isolarci diventiamo autoreferenziali e pensiamo di essere sempre nel giusto, di non fare errori. E' importante creare dei contesti che, facilitando il confronto fra le persone, consentano l'autocorrezione intesa, non nel senso che una persona corregge l'altro, ma che crea le condizioni affinché quest'ultimo decida di farlo da sè. Siete d'accordo?
 

salute mentale e senso di appartenenza


V. Hudolin
"La salute mentale è la capacità di interagire e di avere piacere da questa interazione"

P. Adams
"L'alto livello di ansia nella nostra società credo sia dovuto alla mancanza del senso di appartenenza"
 
Cosa ne pensate di queste affermazioni?
Sembra che la nostra salute esistenziale dipenda dal piacere dell'interazione e convivenza fra persone diverse e dal senso di appartenenza e fiducia nella comunità locale. Siete d'accordo? Qual è il vostro pensiero?

sabato 14 settembre 2013

ringraziamenti a Pier Maria Pili

Desidero ringraziare il Dott. Pier Maria Pili che il 10 Settembre 2013 ha tenuto un Seminario di formazione in Comunità San Francesco sull'approccio ecologico sociale di Vladimir Hudolin. Personalmente sono rimasto affascinato per la sua armonia ed energia contagiosa nel motivare e stimolare i partecipanti nella capacità di alimentare i propri sogni, al fine di creare nuovi intriganti scenari quotidiani. Inoltre lo ringrazio per avermi dato la possibilità di "riciclare" le sue idee  per attivare un'interazione con utenti, colleghi ed amici, sperando siano utili ad ampliare le nostre prospettive e diffondere una cultura anticonformista. 

venerdì 13 settembre 2013

interdipendenza


Questa foto rappresenta chiaramente il concetto di interdipendenza in quanto indica il lavoro di tante persone da cui noi dipendiamo quotidianamente, senza il quale non potremmo mangiare la pizza. I contadini che hanno coltivato il grano, il pomodoro, la verdura; le persona che hanno prodotto la farina e il lievito, coloro che le hanno vendute e distribuite e infine il pizzaiolo che ha preparato e cucinato la pizza.
Secondo voi cosa significa interdipendenza? Siamo consapevoli che siamo uniti reciprocamente, che siamo interdipendenti? Che ogni nostro comportamento influenza i nostri simili e l'ambiente? E quindi siamo persone responsabili?

etica

siamo sulla stessa barca

Continuiamo la nostra esplorazione dell'approccio ecologico sociale. Oggi introduco il concetto di etica. Che cos'è per voi l'etica? Siete d'accordo che siamo tutti sulla stessa barca, che il comportamento di ciascuno indirizza la direzione della barca?

giovedì 12 settembre 2013

l'approccio ecologico sociale

Approccio significa modo di porsi, di leggere, interpretare un fenomeno e, conseguentemente, di promuovere il cambiamento al fine di modificare la cultura generale, sanitaria e sociale nei confronti delle bevande alcoliche.
Con il termine Ecologico si riconoscono i legami che esistono tra le persone e tra le diverse componenti che costituiscono una comunità familiare o locale. L’ecologia indicata da Hudolin non ha nulla a che vedere con l’ambientalismo, ma si occupa del funzionamento degli esseri umani sia nel loro modo di porsi sul piano delle relazioni sia sul loro modo di vedere e pensare il mondo.
Con il termine Sociale viene sottolineata l’evidenza che tutti i problemi comportamentali, compresi quelli alcolcorrelati, ma anche quelli culturali, economici e politici, hanno la loro origine e la loro soluzione nei rapporti sociali esistenti. Esso sottolinea anche il valore del contratto sociale che fonda la convivenza umana e che si costituisce a partire dalla costruzione di un codice etico condiviso.
In sintesi l’Approccio Ecologico Sociale è dunque la cornice entro la quale si applica il metodo Hudolin che stabilisce la centralità del suo agire nella dimensione antropo-spirituale (o socio-culturale), intesa come lettura multidimensionale dell’essere umano, nella sua complessità e nella sua rete inesauribile di relazioni. 
 
(tratto da Associazione club alcologici territoriali Il Ponte)

non solo cura ma cultura


Dopo le due Conferenze Regionali sull’alcol tenutesi a Padova (2004 e 2005) si è costituito un gruppo di lavoro coordinato dal Servizio Prevenzione delle Devianze della Direzione Regionale per i Servizi Sociali e composto da rappresentanti dell’Arcat e degli Alcolisti Anonimi, dei Coordinatori dei Dipartimenti per le Dipendenze, del Coordinamento Veneto Strutture Terapeutiche e della Direzione Regionale Prevenzione. Il gruppo di lavoro ha elaborato una bozza di documento con l'obiettivo di rivedere dal punto di vista tecnico, la politica regionale in ambito alcologico. Il documento dal titolo "L'Alcologia nel Veneto - non solo cura ma cultura, Indirizzi per il lavoro in rete" è suddiviso in quattro parti:
  •     una premessa con una puntualizzazione sulla tossicità dell'alcol etilico dal punto di vista farmacologico e fisiologico; 
  •   una prima parte che riguarda la posizione degli operatori (medici di medicina generale e specialisti, operatori professionali e volontari) per quanto riguarda l'efficienza e l'efficacia degli interventi; 
  •      la seconda parte specifica sul concetto "non solo cura ma cultura" dal punto di vista dell'etica e del comportamento delle istituzioni e degli operatori socio sanitari che si occupano di "salute"; 
  •    la terza parte sul concetto di rete alcologica regionale che, tenuto conto della riconosciuta esperienza veneta, il gruppo propone di riprogettare azioni e operare scelte che modifichino la cultura esistente e il coinvolgimento della popolazione in generale; 
  •      nella parte finale del documento citato, sono specificate a più livelli (Dipartimenti per le Dipendenze, Ospedali e reparti di Alcologia, Comunità terapeutiche) delle proposte di intervento di sensibilizzazione, di formazione di base e specifica sull'alcol, i problemi alcolcorrelati e l'alcolismo rivolti agli operatori di comunità.
Il documento è stato recepito dalla Giunta Regionale con il provvedimento n.473 del 28/02/2006.

Scarica il documento qui F.to PDF(92KB)

mercoledì 11 settembre 2013

reinserimento lavorativo e autonomia della persona

Il reinserimento lavorativo rappresenta una parte fondamentale della riabilitazione sociale, costituisce la base per poter mettere la persona nella condizione di potersi assicurare un reddito e di costruire la propria autonomia e prospettiva di vita realmente integrata (Mancini et al., 1999).
Gli operatori attuano una scelta tra un percorso formativo occupazionale (tirocinio) o un percorso lavorativo vero e proprio tenendo conto delle caratteristiche psico-fisiche, della motivazione e della disponibilità del soggetto . La loro attività di orientamento e sostegno sono inversamente proporzionali alle capacità raggiunte dal soggetto, in quanto finalizzate a promuovere l'autonomia. In particolare, può essere considerato autonomo colui che è in grado di operare (capacità di funzionare) e di sussistere (capacità economica), autoregolandosi. Il percorso autonomizzazione è considerato come un processo di scoperta delle proprie capacità di auto-regolarsi, cioè della capacità di organizzare i propri comportamenti e le proprie scelte con riferimento a se stessi e agli altri.

finalità del programma di reinserimento

Nel programma di reinserimento l'operatore aiuta la persona ad orientarsi, focalizzando gli interventi nelle dimensioni che necessitano ancora di una specifica attenzione, nei tempi dettati dalle possibilità e risorse del soggetto e dell'ambiente. Pertanto possiamo identificare come finalità del programma di reinserimento i seguenti obiettivi :
  • mantenere e stabilizzare lo stato di drug free;
  • consolidare le abilità e le competenze individuali e relazionali della persona;
  • realizzare una serie di condizioni concrete (casa, lavoro, ecc.), che possano garantire nel tempo lo sviluppo e il mantenimento dell'autonomia.